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lunedì 6 maggio 2024


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Terapia del dolore e Agopuntura

La legge n. 38 del 15/03/2010, approvata il 9 marzo scorso ed entrata in vigore il 3 aprile, pubblicata sulla Gazzetta ufficiale n. 65 del 19/03/2010, “tutela il diritto del cittadino ad accedere alle cure palliative e alla terapia del dolore” e stabilisce principi fondamentali per i diritti e la dignità dei cittadini.

Che cos’è il dolore?

Secondo la definizione della IASP (International Association for the Study of Pain - 1986) e secondo l'associazione dell'O.M.S "il dolore è un’esperienza sensoriale ed emozionale spiacevole associata a danno tissutale, in atto o potenziale, o descritta in termini di danno".

Ma che vuol dire?

Il dolore è una sensazione spiacevole che tutti , in modi, gradazioni e circostanze differenti hanno provato.
Si tratta di un’esperienza che in ogni modo lascia un ricordo in chi lo ha provato ed in alcuni casi ne cambia il modo di essere.

Perché si prova dolore?

Il dolore è un allarme, una spia che si accende per segnalare che qualcosa ci sta facendo un danno, è un segnale che il nostro corpo invia al nostro cervello affinché si ponga fine alla causa che lo ha scatenato.
In alcuni casi il dolore può essere improvviso, come quando si riceve un colpo o quando ci si punge, o può essere cronico, come quando ci si rompe un dito.
A volte il dolore può anche essere causato da una patologia, come l’ernia del disco, oppure dopo un intervento medico, come un intervento chirurgico.

Cosa bisogna fare se si prova dolore?

Bisogna rivolgersi allo specialista che cura il dolore, e cioè l’anestesista esperto in terapia del dolore.
Il servizio di Anestesia Universitaria presso gli Ospedali Riuniti di Foggia offre questa possibilità, previa consultazione con il proprio medico di famiglia e la prescrizione di una visita “algologica”.

Cosa possiamo fare noi per il dolore?

Il dolore è una patologia in alcuni casi particolarmente invalidante, che riduce le capacità lavorative ed in alcuni casi impedisce alle persone che ne sono affette addirittura di muoversi.
Contro il dolore sono stati sperimentati e poi validati una serie di interventi terapeutici, che vanno dalla semplice mobilizzazione passiva e poi attiva all’impianto di apparecchi in grado di bloccare la trasmissione dell’impulso doloroso al sistema nervoso centrale.

Quale tipo di dolore può essere trattato?

Nessun dolore è più importante di un altro, non esiste una gerarchia del dolore, ogni paziente che soffre merita di essere curato.
Ogni patologia responsabile di una sintomatologia dolorosa, ogni dolore di origine sconosciuta meritano approfondimenti clinici e strumentali, perché il dolore può essere anche la prima manifestazione di molte patologie, dall’herpes zoster (fuoco di S. Antonio) alla patologia neoplastica. Proprio quest’ultima merita un cenno particolare, infatti il dolore può essere la prima manifestazione di una patologia neoplastica primitiva o già in fase di metastasi, nonchè il sintomo che può accompagnare il paziente per tutta la durata della terapia e della malattia.

Che cosa si intende per agopuntura? Come funziona?

L’agopuntura viene praticata in Cina dal II millennio a.C. ed in Italia può essere effettuata solo da medici laureati ed abilitati. La tecnica consiste nell’inserimento di particolari aghi nel sottocute in determinate zone del corpo che differiscono a seconda della patologia da trattare.
La tecnica si basa sulla teoria che le malattie, e di conseguenza il dolore generato, sono causate da uno squilibrio nella distribuzione dell’energia (il qi) tra le varie zone del corpo. L’inserimento dell’ago in particolari punti serve a convogliare nuovamente in maniera corretta il flusso di energia, ristabilendo l’equilibrio e quindi la salute.

Cosa succede una volta che ho avuto accesso alla visita algologica?

Il paziente viene visitato da un medico esperto nella terapia del dolore, vengono richiesti alcuni esami inerenti alla patologia in atto se la si conosce, oppure degli esami per scoprire qual è la causa scatenante del dolore nel caso questa non fosse nota.

In quanto tempo avrò dei miglioramenti?

I miglioramenti dipendono dalla causa sottostante, possono essere immediati e duraturi oppure possono comparire più lentamente.

Perché dovrei rivolgermi a voi per il mio dolore?

Perché dovrebbe continuare a soffrire?
 

Ultima modifica: 30/10/2010 alle 13:37 da p.raimondo